Per la tutela delle Mura e gli Spalti di Lucca

spalti

CONSIGLIERA COMUNALE

BIANCHI ROBERTA

FEDERAZIONE DELLA SINISTRA

Comunicato stampa

Apprendiamo dalla stampa che il 23 settembre, come preannunciato, arriveranno a Lucca i Rolling Stones e si esibiranno sugli spalti delle Mura. Pare che siano  tutti felici e contenti e nessuna voce si leva in dissenso. Ecco noi siamo in dissenso.

Dissentiamo che gli spalti delle Mura siano occupati  e nascosti per mesi alla vista dei cittadini, visto che al Summer seguiranno i Comics

Critichiamo profondamente la Sovrintendenza che, dopo che nel 2014 fece togliere, giustamente, i banner dal Campo Balilla, ora autorizza addiririttura la sua occupazione per un concerto.

Dissentiamo perchè l’area interessata sarà molto più vasta: non solo l’ex Campo Balilla, ma anche il baluardo cannoniera di san Martino, il baluardo Santa Maria e il Parcheggio Carducci: un’invasione in piena regola.

Noi riteniamo che il monumento simbolo della città – le Mura, di cui gli spalti sono parte integrante, dovrebbe essere salvaguardato.

Dopo che nel 1989 il Ministero dei beni culturali ne affermò l’intangibilità, bloccando il progetto volto alla realizzazione di parcheggi sotterranei, avevamo ritenuto   che qualsiasi iniziativa che trattasse quell’anello verde alla stregua di qualsiasi ordinario suolo pubblico, sarebbe stata impedita.

Ci sbagliavamo: è evidente che, nelle attuali valutazioni delle istituzioni, gli eventi che attraggono masse di appassionati  pesano più  di qualsiasi altra considerazione.

Non ci meraviglia che ciò avvenga da parte dell’Amministrazione, ma ci meraviglia  la Sovrintendenza, il cui compito dovrebbe essere quello di salvaguardare il gioiello più importante della città.

Ci preoccupiamo inoltre per il numero di persone che dovrebbero stare in quell’area. Si parla di 55.000 persone e non vedo come lo spazio del Campo Balilla le possa contenere tutte.

Siamo indignati perchè D’Alessandro sembra essere il padrone incontrastato della città, nessuno si oppone alle sue richieste e temiamo che, una volta sfatato il tabù di  concerti sugli spalti, l’anno prossimo li concentrerà tutti lì.

Possibile che nessun altro si indigni, che le associazioni ambientaliste non abbiano nulla da dire, che i cittadini accettino senza ribellarsi questi stravolgimenti della città. Non credo siano tutti d’accordo: allora facciamo sentire la nostra voce prima che la città perda definitivamente la propria identità a seguito di scelte invasive che nulla hanno a che vedere con la sua tradizione.

Il 9 maggio 2017

Roberta Bianchi

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