Miglioramento Sicurezza Stradale

Intervento su Piano del Traffico

Vorrei  far rilevare che questa è una pratica molto importante Infatti il Piano Urbano della Mobilità (PUM) istituito con Legge n. 340 del 24.11.2000 si pone l’obiettivo di

“soddisfare i fabbisogni di mobilità della popolazione, assicurare l’abbattimento dei livelli di inquinamento atmosferico ed acustico, la riduzione dei consumi energetici, l’aumento dei livelli di sicurezza del trasporto e della circolazione stradale, la minimizzazione dell’uso individuale dell’automobile privata e la moderazione del traffico, l’incremento della capacità di trasporto, l’aumento della percentuale di cittadini trasportati dai sistemi collettivi anche con soluzioni di car sharing e car pooling e la riduzione dei fenomeni di congestione nelle aree urbane”

Relativamente ai dati sulla incidentalità un po’ di cronistoria da aggiungere a quanto scritto nella pregiudiziale

Dopo l’adozione del piano chiesi all’Amministrazione i dati sull’incidentalità.

La risposta dell’ufficio a firma architetto Tani fu:

in ordine alla domanda di accesso agli atti allegata faccio presente che l’ufficio traffico non dispone dei dati richiesti.
Tale domanda dovrebbe essere girata alla Polizia Municipale.

Feci presente che:

La mia richiesta fatta all’Ufficio traffico nasceva dalle fonti normative citate ampiamente nella relazione generale del P.G.T.U della AC di Lucca che così recita:

(Punto 2 “Obiettivi ed indicatori fondamentali” pag. 11 della GURI n.146 del 24/06/1995, “Direttive per l’adozione ed attuazione dei piani urbani del traffico, art. 36 D.lgs 30 aprile 1992, n. 285 Nuovo Codice della Strada” )

2.2 – MIGLIORAMENTO DELLA SICUREZZA STRADALE

Il PUT deve perseguire, altresi’, il miglioramento della sicurezza stradale e – quindi – la consistente riduzione degli incidenti stradali e delle loro conseguenze, in generale, mediante la separazione ed il controllo delle diverse componenti di traffico (di cui al successivo pgf. 3.2.1) ed, in particolare mediante l’attuazione delle proposte derivanti da specifiche analisi tecniche sulle cause degli incidenti stradali, con preminente riferimento a quelle relative a carenze infrastrutturali e/o di regolazione e controllo del traffico.

Pertanto, concludevo, o non sono stata chiara nella mia richiesta, o l’ufficio traffico nel redigere il PGTU non ha provveduto a questo adempimento.

Successivamente gli Uffici, anche a seguito di una specifica osservazione di Legambiente in merito, hanno modificato il Piano adottato, inserendo i dati sull’incidentalità elaborati dalla Provincia.

Rimango dell’idea che la pregiudiziale avrebbe dovuto essere accolta in quanto i dati inseriti tardivamente non hanno portato ad alcuna modifica relativamente agli interventi.

Altro aspetto critico da rivedere è  la perimetrazione del centro abitato.

La perimetrazione del centro abitato risale al 1999 (G.M. n. 101/1999) su cartografia del 1995, con due varianti una nel 2006 che riguarda S. Maria del Giudice e una del 2007 relativa a San Pietro a Vico.

Ad esempio non è mai stata approvata alcuna delibera riguardante la zona intorno al nuovo ospedale.

Vorrei ricordare che nel progetto definitivo di cui all’allegato D dell’accordo di programma del 2005 si fa espressamente riferimento alla futura espansione del centro abitato dell’Arancio, riferimento a cui non è seguito alcun atto formale delle Giunte (visto che dal 2005 se ne sono succedute 3)

Secondo la cartografia un tratto di strada che forma l’anello intorno all’ospedale è urbana a sud e extraurbana a nord. Lungo l’anello peraltro non ci sono cartelli che indichino inizio e fine località (se è in territorio urbano).

Non aver aggiornato la perimetrazione del centro abitato non è cosa da poco in quanto le aree urbane sono soggette a tutela,  quali la presenza di marciapiedi e di segnaletica specifica, nonchè illuminazione  e  velocità ridotta.

In assenza di aggiornamento della perimetrazione, zone ampiamente urbanizzate non godono di queste tutele e quindi aumenta il rischio, soprattutto per i pedoni..

Vorrei inoltre aggiungere che il Piano non tiene assolutamente conto dell’area interessata alla nuova viabilità conseguente alla apertura del sottopasso di via Ingrillini. Tant’è che le stesse commissioni congiunte hanno ritenuto di dover inserire nell’ordine del giorno proprio un riferimento a questa area.

L’area presenta non poche criticità, come è emerso chiaramente nell’assemblea tenutasi mercoledì scorso con gli abitanti della zona. L’amministrazione a seguito dell’apertura del sottopasso ha modificato la circolazione stradale in maniera che gli abitanti giudicano caotica e pericolosa, senza che il Piano del traffico  considerando l’imminente apertura del sottopasso, abbia inserito le modifiche previste all’interno del Piano stesso, come suggerito anche da alcune osservazioni pervenute.

A proposito di quest’area vorrei puntualizzare un altro aspetto, evidenziato dagli stessi cittadini nel corso dell’assemblea che si è tenuta mercoledì scorso a San Filippo: il progetto ANAS del cavalcaferrovia che da Via Nazario Sauro si innesta su Via di Mugnano, raccordandosi con una rotatoria posta giusto all’imbocco del sottopasso. Non entro nel merito della bontà e della giustezza  o meno dell’intervento previsto, perchè non è questa la sede. Ma poichè compete all’Amministrazione informare Anas che il progetto così com’è non si può fare dal momento che la realizzazione del sottopasso non permette più di creare la rotatoria laddove era  prevista, i cittadini hanno il diritto di sapere come l’Amministrazione propone di superare l’ostacolo.

Inoltre poichè nella zona sono in procinto di partire alcuni lavori quali la realizzazione dei marciapiedi e dell’illuminazione, si deve sapere se tali lavori, nella parte che dal sottopasso va verso Mugnano, possono essere in contrasto con una eventuale nuova collocazione della rotatoria stessa e si rischia di spendere danaro pubblico inutilmente.

Per quanto attiene ad altri punti potranno essere sviluppati più ampiamente in sede di analisi delle controdeduzioni

P.S. Non c’è stata alcuna discussione delle osservazioni e controdeduzioni, lette velocemnte dall’arch. Tani e votate.

 

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