1 FEBBRAIO 2014, UNA BELLA GIORNATA DI LOTTA A LUCCA

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Riceviamo da Torpedo Lucca
1 FEBBRAIO 2014, UNA BELLA GIORNATA DI LOTTA A LUCCA
Il corteo che sabato 1 febbraio 2014 ha attraversato le strade di Lucca raccogliendo la partecipazione di più di 100 persone ha avuto per noi pieno successo. Chi aveva pensato di assistere al corteo funebre per le Madonne Bianche si è trovato di fronte una realtà ben diversa. Alla minaccia di procedimenti giudiziari fattaci la scorsa settimana in occasione della chiusura della polisportiva abbiamo risposto facendo delle precise denunce politiche, toccando quelli spazi pubblici che in città vengono lasciati abbandonati oppure malgestiti, oppure ancora iperfinanziati per una cerchia ristretta di cittadini.
Siamo così passati davanti al cinema Italia, ormai a rischio chiusura, l’ennesima per un cinema a Lucca, senza che le istituzioni abbiano mosso un dito per impedirla. Abbiamo proseguito il corteo denunciando ancora una volta l’Imt, modello di università d’élite (11.000.000 di euro l’anno di finanziamenti complessivi, di cui 605.000 comunali) che fornisce ai pochi studenti che vi accedono (279 in tutto da quando è nata nel 2005) diritti e servizi che noi studenti normali in larga parte ci possiamo solo sognare: l’esenzione dal pagamento delle tasse universitarie, alloggi e mensa gratuita, aule studio e ampi spazi comuni. Oltre naturalmente a servizi di primaria importanza come una sala fitness e un bagno turco. Servizi che forse verrebbero tragicamente a mancare se il Comune decidesse di investire in maniera diversa i 605.000 euro che versa ogni anno a Imt, come abbiamo richiesto più volte in questi mesi.
Il corteo è poi proseguito in Piazza Santa Maria Forisportam, dove abbiamo compiuto in maniera pacifica un’azione simbolica presso l’ex sede dell’Inail volta a porre l’attenzione sulla condizione di abbandono in cui versa questo importante immobile pubblico in pieno centro storico da diversi anni. Alcune testate giornalistiche hanno definito questo episodio del corteo come un “momento di tensione”. Lo riconosciamo, calare uno striscione da una finestra e accendere un fumogeno sono atti assai violenti e pericolosi, ai limiti del teppismo. Ce ne scusiamo. La prossima volta forse eviteremo anche di parlare al megafono. Non vorremmo che qualcuno riportasse dei danni all’udito sentendo un volume di voce un po’ più alto del solito.
A dir la verità ci stupiamo che faccia più notizia l’atto dimostrativo che abbiamo compiuto del fatto che esista nel bel mezzo del centro storico di Lucca un edifico pubblico di quasi 4500 mq completamente abbandonato a se stesso da anni e che potrebbe essere riaperto e restituito alla cittadinanza invece di restare lì vuoto a marcire o essere svenduto per fare cassa. “L’indifferenza genera mostri. Svegliati Lucca!”; “Criminale è chi specula e svende il patrimonio pubblico”: questi sono gli slogan che abbiamo scelto per i nostri striscioni e questi sono i messaggi che abbiamo voluto lanciare alla città in questa giornata. A giudicare tuttavia dal resoconto che da più parti è stato fatto è stato fatto dell’episodio, constatiamo purtroppo ancora una volta la veridicità del proverbio cinese: “Quando il saggio indica la luna, lo stolto guarda il dito”.
Il corteo comunque è poi proseguito tranquillamente ed è finito in Piazza San Michele. Vogliamo da ultimo ricordare l’intervento che abbiamo fatto in Piazza Bernardini a proposito della vicina biblioteca Agorà, principale luogo di studio e di socialità giovanile in città che anche per mancanza di fondi (chissà, magari proprio quei fondi che invece vanno all’Imt) non è nemmeno in grado di offrire ai suoi utenti servizi elementari per una biblioteca moderna come una bacheca, un’aula pc funzionante, la possibilità di essere aperta anche la sera, come avviene ad esempio in tante biblioteche e aule studio a Pisa.
Il bilancio di questa giornata è dunque per noi più che positivo. Abbiamo fatto vedere che in città c’è una crescente domanda da parte di settori sempre più ampi della popolazione di partecipare attivamente e di avere voce in capitolo nella gestione e nell’utilizzo degli spazi pubblici. Forti delle nostre idee e della nostra voglia di fare, usciamo da questa giornata ancora più determinati a proseguire i percorsi e le vertenze che abbiamo aperto negli ultimi mesi sul tema degli spazi, convinti che la nostra costanza alla fine sarà premiata.
TORPEDO

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