Una proposta rivoluzionaria per recuperare i capitali illeciti

Arcangelo Ferri, Antonio Ingroia e Franco La Torre durante la presentazione della proposta di legge

Se vogliamo colpire sul serio la mafia con l’obiettivo di debellarla dobbiamo aggredire la fonte del suo potere, e cioè gli immensi patrimoni accumulati illegalmente. Del resto, questa è la maniera più efficace per combattere anche gli altri due morbi che avvelenano la nostra economia: la corruzione e la grande evasione fiscale. La nostra proposta(sfogliate le slide), che abbiamo illustrato ieri, attualizza e adegua alle mutate esigenze la leggeRognoni-La Torre del 1982 che, per prima, colpì duramente i capitali mafiosi. E’ per me un onore avanzare questa proposta insieme a Franco La Torre, figlio dell’uomo che firmò quella legge e che, per questo, fu trucidato dalla mafia.

Sinora non è mai stata progettata una vera strategia per l’acquisizione e il riutilizzo per finalità sociali dei capitali mafiosi e illegali in genere. I tempi di requisizione sono lunghissimi: in media si impiegano 730 giorni. Come abbiamo detto ieri, con la nostra proposta li riduciamo a 120 giorni. Oggi la riutilizzazione è quasi inesistente. Spesso va a finire che, attraverso qualche prestanome, sono gli stessi mafiosi a riprendersi, per quattro soldi, i beni che gli erano stati confiscati.

E’ ora di cambiare strada e di fare sul serio. Noi proponiamo l’istituzione immediata di un Alto commissariato per l’acquisizione e il riutilizzo dei beni di provenienza criminale. La nomina dell’Alto commissario non spetterà alle forze politiche ma al Csm, su proposta del ministro della Giustizia. Quest’organo sarà composto da 90 pm e 600 agenti, con funzioni di Polizia giudiziaria. I beni requisiti verranno celermente impiegati nel Servizio sanitario pubblico, nella Pubblica istruzione e comeammortizzatori sociali. Prevediamo due filtri, uno di merito e uno di legittimità: un tribunale per i patrimoni illeciti e una sezione speciale della Corte di cassazione composta da 20 giudici. Il tutto a un costo molto limitato per lo Stato: 149 milioni di euro in tre anni, 10 in meno di quanto costa un solo cacciabombardiere F-35.

L’istituzione di questo commissariato sarebbe una vera e propria Rivoluzione Civile perché permetterebbe di recuperare i 180 miliardi di euro annui dai patrimoni illeciti I primi effetti positivi sarebbero immediati, con tempi di acquisizione definitiva non superiori a 4 mesi. C’è un solo motivo al mondo per dire ‘no’ a questa nostra proposta: l’assenza di una vera volontà di combattere le mafie e l’economia criminale, nonché la complicità con i mafiosi, i corrotti e gli evasori fiscali.

Antonio Ingroia

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