Sul Mercato del Carmine:intervento in Consiglio Comunale del 21 luglio 2015

Roberta_Bianchi

Consigliere Comunale Roberta Bianchi


Roberta Bianchi
(PRC-FdS) :

“Innanzi tutto avrei bisogno di alcuni chiarimenti, forse mi sono persa dei passaggi e in questo caso
chiedo scusa.
Febbraio 2014: estraggo dal comunicato stampa del comune:
“..L’assessore Lemucchi ha aperto il tavolo di confronto illustrando il percorso fin qui compiuto
dall’amministrazione, sottolineando come da un punto di vista economico-finanziario il recupero del
Mercato del Carmine sia un’operazione complessa con incerti ritorni per eventuali investitori.
Vista quindi la scarsa attrattiva per i privati, l’amministrazione intende uscire da questo empasse
intervenendo con fondi pubblici e della Fondazione CRL per raggiungere l’obiettivo di recupero in tempi
ragionevoli.
L’amministrazione può contare su 3 milioni di euro messi a disposizione della Fondazione Cassa di
Risparmio. Non solo, anche la Regione è stata coinvolta per definire ulteriori risorse e si vogliono
attivare anche finanziamenti europei”…
Ma stasera siamo qui a votare un master plan, vale a dire un piano che definisce in linea di massima
funzioni e attività nel complesso del mercato. La realizzazione del tutto, progetto incluso, sarà
affidata ad un privato al quale il bene verrà dato in concessione per qualche decennio, quattro per
l’esattezza, in modo da consentirgli il rientro dell’investimento.
Cos’è successo nel frattempo?
Perchè ciò che poco più di un anno fa era considerato poco
attrattivo ora lo sarebbe diventato?
Inoltre: Cosa è stato fatto per attivare finanziamenti
regionali e europei?
Perchè non sono arrivati?
Noi siamo contrari al’intervento del privato, sappiamo per esperienza cosa succede quando il privato
interviene, basta pensare al nuovo ospedale e non c’è bisogno che vada oltre.
Nel merito del progetto condividiamo la scelta dei negozi di vicinato, la media distribuzione di vendita,
le esposizioni di merce, la possibilità di caffè ed enoteche, di ristoranti, rosticcerie e di tutto ciò che è
legato all’agro-alimentare, con delle indicazioni precise però.
Per noi il mercato del Carmine dovrebbe diventare una cittadella dell’alimentazione, punto di riferimento
e di valorizzazione per le produzioni agricole locali, elemento di attrazione del territorio oltre che
servizio per i cittadini residenti.
Al Mercato si dovrebbe poter mangiare, con la certezza di poter contare sulla genuinità: tutti gli
operatori, come avviene al Mercato di Firenze, dovrebbero sottoscrivere un disciplinare di qualità e tutti
i piatti preparati all’interno del Mercato essere cucinati utilizzando prevalentemente materie prime in
vendita all’interno del Mercato stesso.
Ma il mercato non dovrebbe essere solo luogo di commercio, ma anche spazio d’incontro, di
comunicazione, di scambio.
Per questo, dovrebbe ospitare conferenze, presentazioni di libri e altre iniziative culturali legate in
particolare ai problemi dell’alimentazione e delle risorse del pianeta.
Una struttura che dovrebbe prevedere spazi per incontri tra culture diverse, per favorire, anche nella
convivialità del cibo, lo scambio per una civile e pacifica convivenza
Per questo, a nostro parere, all’interno del mercato non ci può essere posto per una attività di media
distribuzione non alimentare oltretutto nella chiesa “soppalcata”, nè per strutture alberghiere.
Se vogliamo recuperare il mercato alla sua originale identità non possiamo stravolgerne le funzioni. Se
vogliamo farne davvero qualcosa di originale dobbiamo evitare destinazioni d’uso non congrue solo
perchè considerate più appetibili immobiliarmente
NOTE A MARGINE:
1) Il master plan prevede la possibilità di modifica al piano urbanistico.
L’unica destinazione attualmente non prevista è la GRANDE DISTRIBUZIONE, ma è possibile, per il
privato che si aggiudicherà l’appalto, chiedere che tale destinazione sia inserita nel progetto.
2) La ditta che si aggiudicherà l’appalto disporrà dei 2.500.000 di euro che la Fondazione Cassa di
Risparmio ha assegnato all’Amministrazione comunale per la realizzazione del progetto.
Per tutti i motivi sopra detti, pur ritenendo importante la riqualificazione del mercato, ho ritenuto
di dover votare contro al progetto.”

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